Pogona Vitticeps, tipologie di Morph

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Pogona Vitticeps, tipologie di Morph

Ancestrale

In natura le Pogona vitticeps hanno squame trasformate in tubercoli e spine, presentano una colorazione piuttosto mimetica che può variare dal grigio scuro al marrone, fino all’arancione, a seconda della zona di origine e a seconda del singolo esemplare. La caratteristica delle squame wild type è un carattere dominante, infatti, come già anticipato, in genetica il wild type è sempre dominante, le mutazioni sono tendenzialmente recessive.

Hypomelanistic

Mutazione, data da un allele recessivo, che comporta una riduzione della produzione di melanina, ciò risulta in una colorazione generalmente più chiara delle squame e la caratteristica che rende immediatamente riconoscibile questo morph sono gli artigli totalmente depigmentati, quindi bianchi e quasi trasparenti. L’Hypomelanistic viene spesso sfruttata negli accoppiamenti per creare esemplari di colori molto accesi.

Translucent

Dato da un allele recessivo, caratterizza gli esemplari con squame traslucenti (che possono apparire quasi trasparenti in esemplari molto giovani) e generalmente occhi con iride nera; quest’ ultimo carattere non è una regola fissa, ci sono infatti, anche se più rari, esemplari Translucent che presentano la classica iride dorata. Questa manifestazione viene chiamata per convenzione “Partial Translucent”, ma non bisogna farsi ingannare dal termine Partial, infatti non si tratta di un Translucent incompleto ma è solamente una diversa manifestazione fenotipica; a livello genotipico non cambia nulla, si tratta sempre dello stesso identico allele recessivo quindi entrambi i casi hanno genotipo (aa}. Un Partial Translucent è sempre un Translucent che si è voluto chiamare cosi per fare una differenziazione tra le due manifestazioni fenotipiche.

Questo è un morph molto diffuso, ma che cela alcune problematiche, sembra che sia collegato ad una bassa fertilità degli esemplari e ad una non indifferente mortalità dopo la schiusa a causa della debolezza dei baby nati da genitori entrambi Translucent (omozigoti}, cosa che non si vede accadere quando i baby Translucent  sono di genitori Heterozigotic Translucent

Ecco un esempio pratico dell’importanza di lavorare in eterozigosi per ottenere animali sani e forti.

ltalian Leatherback

Unico morph codominante di Pogona Vitticeps. È stato scoperto da Alessandro Mozzorecchia (alemoz). Gli esemplari Leatherback sono inconfondibili: presentano le squame molto più lisce che in una Normai e hanno una pelle priva di tubercoli. Essendo un carattere codominante, la forma omozigote (Silkback) apparirà diversa da quella eterozigote e viene anche  detta  “superforma•.

Sìlkback

Superforma (forma omozigote) dell’italian Leatherback. Le Silkback hanno una pelle liscissima e priva di squame, molto sottile e con una certa trasparenza, non a caso il loro nome significa “dorso di seta•.

Spesso esemplari con questo morph hanno problemi di disecdisi (difficoltà nell’effettuare la muta). Come rimedio, negli anni, gli allevatori hanno sperimentato molteplici soluzioni (nebulizzazioni e bagnetti frequenti, creme cosmetiche, creme fitostimolanti), arginando solo parzialmente il problema. Pare che una temperatura leggermente inferiore rispetto a quella cui vengono stabulare le altre Pogone possa giovare loro. Essendo la loro pelle particolarmente sottile si può ipotizzare che una percentuale troppo alta di emissione di raggi UVB possa arrecare danni, per cui si consiglia una fonte luminosa che non emetta oltre il 5% di UVB. Bisogna in particolare fare attenzione agli anelli di muta, che potrebbero formarsi soprattutto intorno agli arti e alla coda. In caso di comparsa, la zona va inumidita e l’ecdisi in eccesso rimossa manualmente e con delicatezza mediante pinzette e/o cotton fioc. Se ne sconsiglia l’acquisto ad un neofita, viste le particolari attenzioni dì cui gli esemplari necessitano.

Smothle/Recessive leatherback

Morph americano, fenotipicamente identico all’italian leatherback ma, a differenza di questo, è dato da un allele recessivo.

Witblits

Morph originario del Sudafrica, importato in Europa in tempi recenti. Il nome è un omaggio ad una bevanda alcolica omonima molto gradita all’allevatore scopritore del morph e il termine a sua volta, in un dialetto africano, significa “lampo bianco·(wit=lampo e blits=lampo). Si tratta    di un morph patternless (senza pattern/disegno) infatti le vere Witblits sono completamente prive di disegno sul dorso, dunque esemplari dal colore uniforme. I baby nascono già con assenza totale di pattern e così resta per tutta la vita. È un carattere recessivo. Oggi ci sono varie colorazioni di Witblits, ma restiamo sempre su colori base come il marrone o il beige; alcuni allevatori desiderano avviarsi in progetti che potrebbero porta re ad avere delle Witblits colorate, per il momento si sono visti solo esemplari che possono essere classificati come Yellow o Orange ma nessuna colorazione particolare. Questo morph può venire associato ad altri creando esemplari assolutamente particolari come i Leatherback Witblits e i Silkback Witblìts.

Nonostante sia un morph da considerarsi estremo non porta grandi problemi agli esemplari, in generale si è registrata una crescita più lenta dcl normale ed esemplari adulti che non raggiungono grandissime dimensioni restando sempre sotto i SOOg.

Silverback

Di origine giapponese questo morph fenotipicamente assomiglia molto al Witblits gli esemplari hanno un colore uniforme tendente al grigio e sono patternless. Tuttavia, a differenza delle Witblits, le Silverback manifestano il morph solo con la crescita, intorno all’ anno e mezzo/due. Josh Dovenbarger ha testato il morph in accoppiamento con Witblits, dimostrando che si tratta di due differenti morph.

Zero

Patternless con le stesse caratteristiche del Witblits, con l’ unica differenza che gli esemplari Zero nascono con un leggero pattern che poi viene perso. Già da sub-adulte sono praticamente indistinguibili dalle Witblits

Wero

Esemplari particolarissimi e molto rari.manifestano contemporaneamente Witblits  e Zero, da cui il nome “Wero” dato dalla fusione dei due morph

Dunner

Il Dunner è l’unico morph dominante di Pogona Vitticeps.

E” stato scoperto abbastanza recentemente (2011) e prende il nome dall’allevatore americano (Kevin Ounn) che per primo si cimentò in un progetto riproduttivo e di diffusione del morph (per quanto n on ne sia stato lo scopritore).

Tipiche degli esemplari Dunner sono le spine che si sviluppano in senso contrario (la differenza. con una Normai, è particola rmente evidente al tatto) come anche il particolare disegno del dorso. caratterizzato da una serie di puntini bianchi e da due bande bianche parallele sulla coda. Il disegno appare in maniera più o meno evidente in base alla qualità del morph dell’esemplare specifico.

Tra le problematiche probabilmente connesse a questo morph, vanno citati problemi respiratori e di deglutizione. Pare che, in particolare i baby, abbiano problemi nel deglutire correttamente il cibo, che alle volte finisce per accumularsi, in una sorta di gozzo, all’altezza della gola. In caso una Pogona manifesti il problema bisogna accertarsi che le luci del terrario non si spengano prima che abbia correttamente deglutito, in quanto potrebbe non respirare correttamente e soffocare. In casi estremi il cibo non deglutito va delicatamente rimosso con una pinzetta. Non si sa esattamente quale sia la causa di questo problema e non si ha la certezza che sia connesso al morph: radiografie effettuate da vari allevatori non hanno evidenziato alcuna diversità morfologica nei Dunner, tuttavia le statistiche, anche internazionalì, dimostrano chiaramente che il fenomeno si verifica prettamente in Dunner piuttosto che in altri morph.

Spesso Pogona Dunner soffrono di patologie respiratorie, si ammalano di raffreddore o polmonite senza aver subito particolari sbalzi termici. In alcuni esemplari la problematica pare cronicizzarsi, nonostante i trattamenti farmacologici.

L’ albinismo

Per le Pogone non è propriamente un morph in quanto, non essendo per questa specie una mutazione compatibile con la vita, non si riesce a controllare e riprodurre. tuttavia nella genetica dei rettili è considerato un morph a tutti gli effetti.

I primi esemplari di Pogona albini sono nati nell’anno 2000 nell’allevamento australiano di  Bob Withey, che alla terza generazione di Hypomelanistic Yellow (incroci tra consanguinei) ha ottenuto alcuni baby molto pallidi che presentavano delle linee rosse sul dorso. incrociandoli tra loro ha ottenuto, in una schiusa di 50, 10 baby albini, caratterizzati da assenza totale di pigmento e occhi rossi. Potete trovare in rete solamente foto di esemplari albini molto giovani, questo perché questa anomalia genetica è correlata a molteplici problemi alla vista, alla pelle e agli organi interni; a causa di questo le Pogone affette da albinismo muoiono prematuramente. Gli esemplari albini più longevi sono state due Pogona Mitchelli, nate nel 2011 nell’allevamento di Gonzo, sono riuscite ad arrivare a tre anni di vita, stabulate solo outdoor e con alimentazione esclusivamente forzata.

Blue Eyes

Anche l’occhio di colore blu/azzurro è una mutazione che non segue le leggi mendeliane, tuttavia è capitato che da genitori Blue Eyes siano nati baby a loro volta Blue Eyes. Quindi è ancora poco chiaro il modo in cui la mutazione si comporti

Cat Eyes

Le Pogone che presentano Cat Eyes, come il nome suggerisce, hanno una pupilla dalla forma allungata (come quella di un gatto). che ricorda più quella di un rettile notturno che quella di un diurno. Si tratta di una mutazione random, che quindi si presenta senza preavviso e non può essere programmata con accoppiamenti e seguendo le leggi mendeliane. Gli allevatori che hanno avuto nascite Cat Eyes sostengono che la mutazione non provochi problemi di vista agli esemplari

Il Paradox

Il nome Paradox deriva dal fatto che questa caratteristica rappresenta un’ inspiegabile variazione genetica apprezzabile a livello visivo, che consiste in un pattern illogico di macchie e spot che compaiono durante la crescita, muta dopo muta. Tecnicamente non è un morph, o almeno non lo è ancora, in quanto non si è stati in grado di capire le modalità di trasmissione di questa mutazione. Infatti compare a random, ma una cosa certa è che è collegato alla presenza dei morph Hypomelanistic e Translucent.

Il Piebald è spesso considerato sinonimo del Paradox, altre volte si usa intendere Paradox per gli esemplari con macchie nere o violacee e Piebald per esemplari con macchie bianche. Ancora si sa poco o nulla su questa mutazione. lo stesso Josh Dovenbarger che lavora da anni su questa caratteristica ammette di non aver ancora compreso come funzioni.

Striped

Gli ocelli che normalmente formano dei cerchi, in questo caso sono aperti e si uniscono tra loro formando una linea dorsale che va dal collo fino alla base della coda. dunque il motivo è dato da due linee dorsali ai lari della colonna vertebrale.

C’è differenza tra pattern Striped e Genetic Striped, il pattern è una particolarità del disegno che compare random, il Genetic Striped è un carattere trasmissibile, si tratta di un gene dominante e si manifesta con delle linee che percorrono anche tutta la coda senza interruzioni

Dalmatia

Carattere recessivo che comporta in omozigosi la particolare comparsa di numerosi puntini piccole macchie nere su tutto il corpo.

Axanthic

Come il nome suggerisce, questo morph provoca l’assenza di xantina, il pigmento responsabile del colore giallo. La colorazione di queste Pogona, quindi, andrà dal bianco al nero, con le varie sfumature intermedie di grigio. Non in tutti gli esemplari il morph si manifesta in maniera evidente, tanto che alcuni possono essere scambiati per normali ancestrali.

Leucistic

Viene considerato una vera e propria anomalia genetica più che un morph, in quanto non è riproducibile e la sua comparsa è casuale. la peculiarità degli esemplari leucistici è di avere una depigmentazione della pelle, ma che lascia un leggero pattern visibile e possono esserci piccole zone, ad esempio attorno agli occhi che presentano evidenti sfumature di colore.

Attenzione ai falsi Ieucistic! Possiamo trovare alcuni esemplari chiamati Marketed leucistic, questo nome è stato dato dall’ allevatore Dachiu  per indicare esemplari nati da incroci  tra leucistic e Hypomelanistic che hanno le sembianze di leucistici ma che in realtà non lo sono realmente a livello genetico. Appunto perché il leucismo non è qualcosa di trasmissibile e riproducibile. Per lo stesso Dachiu  che ha coniato il termine si tratta  di una  particolare linea di Hypomelanistic che sono semplicemente tendenti al grigiastro. Il leucismo è un’ anomalia genetica presente anche in natura in molti animali (es. tigre bianca) che riduce la  pigmentazione  di tutti I colori, può restare qualche piccola traccia  di pigmentazione  e non colpisce gli occhi (a differenza dell’albinismo). Non siamo a conoscenza di esemplari di Pogona Leucistic in natura, probabilmente perché la loro colorazione chiara li rende Immediatamente individuabili dai predatori. Contrariamente all’albinismo il leucismo non causa problemi a livello fisiologico, almeno non in cattività.

La fonte di questi articoli è Pogona Italia, se sei un medico veterinario, un allevatore esperto e noti degli errori in questo articoli ti invito a farmelo presente nella sezione contatti, questo sito nasce con lo scopo di dare informazioni corrette riguardo la Pogona Vitticeps.

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